lunedì 22 novembre 2010

Rolland e Rollin















Carissimo D.,
Rolland e Rollin: due fratelli gemelli, hanno due mesi di vita. Rolland pesa 2,300 kg, la malnutrizione è molto grave; Rollin pesa 3,200 Kg è nella fascia gialla di malnutrizione.

Causa della malnutrizione: in una famiglia povera sono nati due fratelli gemelli, la madre non ha latte sufficiente per entrambi i figli. Il padre Tombo, due mesi prima che nascessero i figli è morto.

Martedì 16 novembre, non sono andato ad Ambovomavo, il mattino, come tutti i giorni feriali, per il lavoro, ma sono partito in bicicletta dopo aver pranzato, erano le 13, faceva molto caldo. Il mattino abbiamo sistemato il magazzino dove mettiamo il materiale dei container. Padre Bruno ha quasi terminato di sdoganare i container arrivati dall'Italia. Mentre sistemavamo il magazzino, mi ha chiamato per telefono l'ostetrica Misoa, per chiedermi la chiave della casa dove teniamo il latte per i bambini malnutriti, abitazione dove pranzo; mi dice: "ci sono due nuovi gemellini malnutriti". Ho mandato un operaio per portagli la chiave. Abbiamo finito di sistemare il magazzino, era quasi mezzogiorno. Ho pranzato alla missione.

Il pomeriggio verso le 13 mentre uscivo dal cancello, di legno, nel cortile della missione ho visto una signora molto povera, con due figli in braccio, nati da poco e un altro figlio più grande, seduti per terra nella veranda. Il guardiano della missione mi dice: "la signora ha bisogno di latte per i figli" Ho chiesto dove abitano; la signora Risiky, madre dei gemellini mi dice: ad Ankaboka. Un villaggio dall'altra riva del fiume Betsiboka si arriva solo con le piroghe. Dico alla Signora di andare al dispensario di Ambovomavo e parlare con l'ostetrica Misoa. Vista l'estrema poverta, gli chiedo se hanno mangiato e mi risponde: "No! Non abbiamo mangiato". Gli do dei soldi per pranzare.

Arrivati ad Ambovomavo, l'ostetrica, visita i bambini, tutti e due sono ammalati, hanno la tosse e la febbre, li pesa, gli da il latte e chiede alla madre se può venire tutte le settimane per una visita dei due gemellini. La madre dei gemellini risponde che è disposta, ma costa tanto il viaggio con la piroga, andata e ritorno, 20.000 Fmg. Decidiamo di pagargli il viaggio con la piroga, tutte le settimane. Inoltre gli abbiamo pagato i farmaci per la tosse e la febbre dei bambini.

I bambini malnutriti stanno aumentando, in un giorno due coppie di gemelli, ora stiamo seguendo più di 20 casi. Per il momento ti ho inviato le schede di 16 bambini.

Gli omogenizzati che ci avete mandato stanno finendo. i biscotti plasmon sono terminati.

Abbiamo visto nell'elenco dei prodotti della casa farmaceutica che ci sono anche gli omogenizzati di carne e di frutta . Gli omogenizzati di carne 200 gr. costano 14.660 fmg, 1,10 €, gli omogenizzati di frutta 130 gr. costano 10.175 Fmg, 0,77 €.. Gli omogenizzati che ci manderete con il container arriveranno a Marovoay, il nese di Marzo del 2011, se tutto andrà bene, nel frattempo non li possiamo acquistare alla capitale?

Tanti saluti a te e a tutti gli amici d'"Insieme si può".

Maurizio e Padre Bruno.

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lunedì 1 novembre 2010

Comincio con i bambini malnutriti...















Pubblichiamo una recente lettera di Maurizio ad un amico italiano sul tema della malnutrizione infantile.
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Caro PG,

da molto tempo non ti scrivo, l'ultima volta è stato il 12 maggio, l'ho visto riguardando sulla posta inviata, sono passati più di quattro mesi. Ti chiedo scusa, ma in questo periodo abbiamo avuto nella missione la visita di molti volontari e siamo stati molto impegnati nel lavoro, c'e stato poco tempo per scrivere.

Ho molte cose da raccontarti.

Comincio con i bambini malnutriti, i primi due purtroppo sono deceduti, Sandrine, di cui vi avevo inviato delle immagini e anche Fetisoa, la cui mamma è morta e se ne occupava la nonna, l'abbiamo conosciuta tramite la Dr. Odile, dopo poco tempo anche lei è morta. Passando la voce che donavamo il latte in polvere per neonati, si sono presentate altre persone con bambini malnutriti, in questo momento stiamo seguendo dieci casi.

Inizialmente prendevamo il latte in polvere in farmacia, davamo i soldi ai genitori, andavano ad acquistarlo e ci portavano la fattura; ogni volta il costo del latte aumentava di 5.000 Fmg: prima 70.000 Fmg, poi 75.000 fmg, poi 80.000 Fmg, vedendo che il farmacista se ne approfittava, abbiamo chiesto all'economa del dispensario di Ambovomavo, Prisca, se era possibile prendere il latte in polvere nella ditta farmaceutica dove acquista i farmaci il dispensario medico, a Tananarive. Prisca ha controllato nell'elenco dei prodotti, ha trovato il latte in polvere, con un costo di 66.000 fmg al barattolo. Essendo conveniente, lo acquistiamo a Tananarive, dopo alcuni giorno dall'ordine, tramite taxi brousse, arriva a Marovoay.

Nel mese di Agosto sono arrivate nella missione tre ragazze fisioterapiste, e hanno portato con i loro bagagli degli omogenizzati, di carne, di pesce e verdura, dei biscotti plasmon, delle creme di riso, vestiti per bambini, biberon. Alle persone che si occupano di questi bambini malnutriti,( spesso non è la madre perchè deceduta) consegniamo il latte in polvere, un barattolo dura circa una settimana, a secondo dei casi e dei mesi di vita, l'ostetrica Misoa del dispensario medico di Ambovomavo consegna anche omogenizzati, biscotti plasmon, e le creme di riso. Se hanno bisogno di vestiti, li dona.

Da circa un mese abbiamo iniziato questa nuovo impegno. L'ostetrica Misoa lo esegue con molta cura e passione, una volta al mese pesa questi bambini. il 30 Settembre, sono arrivati tutti assieme, ne mancava uno, Misoa li ha pesati e ha consegnato un libretto, scritto in malgascio, che abbiamo chiesto e ricevuto gratuitamente, dal dispensario medico statale, dove lavora il marito della Dr. Odile, In questo libretto ci sono tutte le istruzioni per la crescita dei bambini, come devono essere allattati, fino a quanti mesi, quando iniziare lo svezzamento, che alimenti dare oltre al latte materno, Quali vaccinazioni devono essere fatte. Inoltre c'è un grafico, con il peso e i mesi, una fascia rossa per i bambini malnutriti, una gialla per una lieve malnutrizione e una verde per una crescita normale. In questo momento dei dieci bambini che stiamo seguendo 7 sono nella fascia rossa, tranne due bambini gemelli che abbiamo iniziato ad occuparci perchè la mamma non aveva latte a sufficienza per entrambi, erano nella fascia gialla, temevamo che i bambini perdessero peso. In questo mese sono aumentati di peso e sono saliti nella fascia verde. L'altro bambino che è nella fascia verde è Emanuel, il figlio di Mary della casa di riposo che è stato adottato dal catechista di Ambovomavo. Questo bambino sta crescendo regolarmente, lo seguiamo perchè è nelle adozioni a distanza.. Gli altri sette bambini sono malnutriti. Lo scopo di questa attività, è quello di far aumentare di peso questi bambini e farli salire nella fascia verde. Abbiamo notato che in poche settimane, i bambini sono aumentati di peso anche se sono rimasti ancora nella fascia rossa.


La causa della malnutrizione sono varie: dei dieci bambini che stiamo seguendo: (a parte i due gemelli, e il figlio di Mary, Emanuel che non sono malnutriti)

  • a tre bambini gli è morta la mamma, non hanno quindi il latte materno; la nonna, ho i parenti che se ne occupano, hanno difficoltà a trovare donne che donano il latte e non hanno soldi per acquistare il latte in polvere, il bambino per questi motivi non cresce
  • tre bambini sono nati prematuri, a sette mesi dal concepimento, con difficoltà la mamma anche se ha il latte riesce a far crescere il bambino.
  • uno ha il labbro leporino e il palato parzialmente aperto, "Rose de Lima". Questa bambina aveva difficoltà a succhiare dalla mammella materna e quindi non aumentava di peso. Per questo era malnutrita. Padre Bruno ha portato ii genitori con la bambina, all'ospedale di Mahajanga, per vedere se puo essere operata. La bambina potrà essere operata, ma per il momento è troppo malnutrita, all'ospedale la opereranno quando peserà 10 Kg, Ora dopo circa un mese che doniamo il cibo, pesa circa 4 Kg, Il papà, da quando seguiamo sua figlia, lavora nel cantiere di Ambovomavo, per contribuire alle spese del latte e degli alimenti che gli diamo. Un barattolo di latte costa 66.000 Fmg, alla bambina è sufficiente per una settimana, il papà "Rado" riceve lo stipendio di un manovale, 15 000 Fmg al giorno in 6 giorni lavorativi prende 90.000 Fmg. Questo fa capire che il costo del latte è troppo alto, la gente povera non lo può acquistare.. Altri genitori dei bambini malnutriti contribuiscono alla spesa del latte dando una giornata lavorativa gratuita alla settimana nel cantiere di Ambovomavo. Per il momento sono due casi.


Caro PG, pensi che si potrebbero fare della adozioni particolari per bambini malnutriti con lo scopo di farli uscire dalla malnutrizione e permettergli di vivere? Adozioni che possono durare,due, tre anni, a secondo dei casi. Se riusciamo a salvare la vita di questi bambini avremmo fatto una grande cosa. Quest'anno non ne moriranno più 8.000.000, ne moriranno meno..
É la goccia del colibrì, trasportata nella foresta, per impedire che si incendia. Facciamo quello che possiamo, noi non abbiamo la proboscide dell'elefante, per fermare l'incendio, . Agli occhi di Dio, e anche ai nostri, la vita di questi bambini è molto preziosa. Mt 18,10 "Guardatevi dal disprezzare uno solo di questi piccoli, perchè vi dico che i loro angeli nel cielo vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli"..


Il costo di questa adozione sarebbe l'acquisto del latte in polvere 66.000 fmg x 7 giorni, 5 euro alla settimana x 55 settimane, 275 euro all'anno. Poi con i volontari si possono far mandare omogenizzati, biscotti plasmon, creme di cereali, biberon, vestiti. Potremmo inviare una volta ogni tre mesi il grafico, con le tre fasce per verificare che il bambino cresce,. una volta all'anno inviare una foto.


Io di salute sto abbastanza bene, anche se i mesi scorsi ho avuto per un lungo periodo un raffreddore con la tosse, dovuto probabilmente a un'allergia alla polvere delle piastrelle che ho respirato tagliandole, ora va meglio.

Ti sto preparando il resoconto delle spese della casa di riposo, nei prossimi giorni te lo invierò e ti racconterò le novità.


Un abbraccio a te e a tutti gli amici di "Insieme si può".

Maurizio


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Nella foto in alto: Tombo, sua madre, il fratello e l'ostetrica Misoa. Tombo è nato prematuro a sette mesi dal concepimento. Tombo, a sei mesi, pesa tre chili e mezzo.



martedì 14 settembre 2010

Muore Sabita, cristiano e povero: un musulmano paga il funerale












Cari Amici,

da un po di tempo non vi inviamo notizie con immagini della missione di Marovoay, abbiamo avuto dei problemi con la posta elettronica. Riprendiamo ad informavi, raccontandovi alcuni fatti accaduti negli ultimi mesi.
Speriamo vi sia gradito questo nostro servizio, se a qualcuno non interessa ricevere queste E.mail, vi preghiamo di farcelo sapere, lo toglieremo immediatamente dall'elenco degli indirizzi di posta elettronica e gli chiediamo anticipatamente scusa.

Nella notte tra venerdì 18 e sabato 19, Giugno, è morto Sabita, l'anziano, ospite nella casa di riposo.

La sera del venerdì, avevamo trovato Sabita, come al solito, seduto all'ingresso della casa di riposo e alla domanda: "Manahoana Sabita?", "Come stai Sabita?" Aveva risposto: "Salama tsara!!","Sto bene!!". Era anziano, ma stava bene, durante la notte, probabilmente, un infarto ha messo fine alla sua esistenza. Si è addormentato ed è deceduto.

Uomo di poche parole, non si lamentava mai, non chiedeva mai nulla per sé. Come ha vissuto ci ha lasciato, senza disturbare. In noi che lo abbiamo conosciuto è rimasto un bel ricordo di lui.

Con Sabita, possiamo dire, lo scopo e il fine della casa di riposo, è stato raggiunto:

  • Far trascorre (per quel che è possibile) serenamente gli ultimi anni dell'esistenza, a questa povera gente, abbandonata dai propri cari, in un ambiente familiare, pulito e decoroso,
  • Accompagnarli, nel pieno rispetto della libertà, a Cristo, nostro Salvatore.

Stiamo stilando il regolamento della casa di riposo. Ogni domenica pomeriggio al termine del rosario recitato nella cappella, facciamo una riunione. Alla riunione, è obbligatorio partecipare, (se gli ospiti, stanno bene), al rosario no. Chi vuole partecipa. Silven, Randrianarisoa, Mary, non partecipano mai al rosario, Ricevono le stesse attenzioni e cure di tutti gli altri. Anzi, forse ancora di più.

Sabita, tutte le domeniche veniva al rosario. Un anno fa è stato battezzato e ha ricevuto la sua prima comunione. Da quella domenica, paghiamo un "Pusch-Pusch" "Risciò", per portare in chiesa alla Santa Messa, gli anziani che desiderano e hanno difficoltà a camminare. Sabita e Benjemen, (anziano ammalato di morbo di parkinson) sono sempre andati a Messa.

Lunedì 21 Giugno, c'è stato il funerale di Sabita nella chiesa di Marovoay, nessun parente era presente, è di un villaggio lontano da Marovoay. Gli ospiti della casa di riposo, che stanno bene, sono venuti al funerale.

È stato sepolto nel cimitero di Marovoay, Hassik mussulmano, (la prima persona sulla sinistra che si vede di spalle nell'immagine "1611A ospizio") proprietario di un negozio nel centro di Marovoay, ha fatto scavare, a sue spese la fossa nel cimitero di Marovoay. Conosceva Sabita, tutti i giovedì passava nel suo negozio e Hassik gli dava dei soldi per acquistarsi il "paraky" "tabacco" che i malgasci mettono nel labbro sotto la lingua. Con la sua macchina è venuto alla casa di riposo, ha accompagnato in chiesa il defunto, ha partecipato alla funzione, e lo ha trasportato al cimitero.

Il Signore, nella notte tra venerdì e sabato 19, si è preso Sabita e la domenica 20, ci ha fatto un bellissimo regalo. Nell'altra serie di immagini vi spieghiamo di cosa si tratta.

Un caro saluto a tutti.

Maurizio e Padre Bruno

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giovedì 20 maggio 2010

Torna sempre primavera















Cari amici, dopo ogni inverno ritorna la primavera e anche questo blog vuole finalmente riprendere a germogliare. Molto tempo è trascorso dall'ultimo post. Maurizio da oltre due anni vive a Marovoay, nella missione dei Padri Carmelitani, occupato nella costruzione di strutture per l'assistenza sanitaria alla popolazione locale più povera. Anche la sua opera nella "casa di riposo" per anziani soli e senza sostentamento è qualche cosa di cui egli parla sempre con molto entusiasmo e vivacità nelle sue lettere spedite a varie persone qui in Italia.

Ne pubblichiamo una, recapitata via email in questi giorni a Giorgio Crespi. Lo stile è inconfondibile: Maurizio parla del suo lavoro, che lo appassiona fortemente, entrando sempre nei particolari tecnici, non trascurando di aggiornare sui progressi delle opere murarie, sui serramenti da installare, sulla posa delle piastrelle... Emerge dai suoi scritti tutta la praticità della carità. Tante volte nel Nord del mondo si spendono fiumi e fiumi di parole sulla carità, sulla evangelizzazione, sulla missione. A questo nostro ragionare sovente manca lo sbocco di un'opera concreta, manca quello che una volta si diceva lo "sporcarsi le mani", il metterci dentro tutto se stessi. Maurizio questo ce lo insegna. Forse non tutto sarà strettamente condivisibile della sua visione pedagogica, di fede e di missione, ma che cosa conta questo? Maurizio in quello che fa non ci mette il tempo libero ma l'intera esistenza: è uno che dà tutto se stesso e questo basta alla autenticità della sua forte testimonianza. Per quello che egli è, prima ancora che per quello che fa, Maurizio ci è caro come un amico e un fratello.
Possa questa lettera che pubblichiamo segnare il rinnovato impegno a far rinascere questo blog. L'affetto e la simpatia verso Maurizio, quelli, non era mai venuto meno.

(Nell'immagine: il reparto "maternità" della missione di Marovoay).
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Marovoay, 18 Maggio 2010

Carissimo Giorgio,
...
Ti scrivo per avvisarti che il 24 Maggio, di sera, Padre Bruno verrà a Mezzago. forse con lui ci sarà anche il Professor Andrea D'Agostino, diabetologo di Rapallo. Una bravissima persona che avevo conosciuto casualmente, tanti anni fa quando ero nella missione di Sakalalina, tramite
la radio ricetrasmittente. Andrea D'Agostino è un radioamatore. Siamo poi diventati amici. Ora lui è anziano, ha quasi 90 anni.Ti ricordi che ti avevo fatto leggere un articolo scritto da Famiglia Cristiana sul Prof. Andrea D'Agostino? All'ospedale San Raffaele di Milano, pensa, hanno riservato una parte della biblioteca agli studi fatti dal Professor Andrea D'Agostino.

Stiamo cercando dei medici per il centro sanitario di Ambovomavo; Padre Bruno vorrebbe affidarlo a qualche Congregazione Cattolica, Religiosa o Laica, che si occupa di sanità nei paesi del terzo mondo.
Prof, Andrea D'Agostino ha scritto alla segretaria di Don Verzè, spiegando della nostra richiesta, ed è riuscito ad ottenere un appuntamento con la presidente dell'associazione dell'ospedale che invia medici nei paesi del terzo mondo. Il San Raffaele ha degli ospedali nei paesi del terzo mondo A questo appuntamento andrà il Professor Andrea e Padre Bruno, lunedì, 24 Maggio, alle 16.

Abbiamo invitato entrambi la sera a Mezzago. Padre Bruno ci sarà sicuramente, non so se potrà venire anche Andrea. Se viene spero tanto che tu abbia l'occasione di conoscerlo è una brava persona.

Ti do alcune notizie della missione, spero di non annoiarti.

Alla casa di riposo tutto prosegue abbastanza bene:

La fine del mese di Marzo è entrato un nuovo ospite, un signore anziano "Joseph", originario di Marovoay. Da giovane, si è spostato, con la sorella ad Antsirabe, (600 km a sud dalla capitale Tananarive) ha vissuto vari anni in questa zona, poi, qualche tempo fa, è tornato a Marovoay, in cerca di lavoro, L'ha trovato a Tsararano, un villaggio in periferia a Marovoay, coltivava le risaie, stipendiato da un proprietario di risaie; si è poi ammalato, è stato ricoverato all'ospedale statale di Marovoay, non aveva più soldi per curarsi, i medici dell'ospedale l'hanno inviato alla casa di
riposo. L'abbiamo ospitato e tramite la Dr. Odile (medico che lavora nell'ospedale statale di Marovoay, e fa volontariato nella casa di riposo), l'abbiamo curato. Ora sta bene.

Sempre nel mese di Marzo, si è presentato alla casa di riposo un ragazzo giovane, "Mamy Dede", 18 anni, con una garza all'occhio. Questo ragazzo, ci ha preso in giro, ha finto di essere cieco. Diceva di essersi ferito con un legno mentre lavorava, chiedeva ospitalità perchè non riusciva più a lavorare in quanto gli faceva male l'occhio e non aveva soldi per curarsi.
L'abbiamo accolto nella casa di riposo dicendogli che l'avremmo curato, ma che doveva fare dei lavori nell'ospizio, perchè è ancora giovane. Dede è entrato nella casa di riposo senza niente, gli avevo portato dei vestiti. Si è fermato per circa tre settimane. Dormiva nella camera con
Limby, un altro anziano ospite; avevamo detto a Limby, di tenerlo d'occhio e di vedere se era sincero. Abbiamo acquistato due falcetti, e con Limby, tagliavano l'erba nel cortile della casa di riposo, durante la stagione delle piogge era cresciuta molto.
Una Domenica, mentre Madame Celine era a messa con alcuni ospiti, tra cui anche, Limby, ha rubato il falcetto, tutti i vestiti del suo compagno di camera, le pentole, il lenzuolo del suo letto
e quelle di Limby, con le tele cerate ed è fuggito dalla casa d riposo. Nel cortile erano rimasti dei ferri che sostenevano il tetto nella veranda. Con i lavori di ristrutturazione li avevamo tagliati perchè erano stati sostituiti con dei muri. Dede andandosene ha rubato anche due, di questi
ferri. Il giorno successivo, mentre andavo a messa, il mattino presto, l'ho incontrato per strada, non l'ho riconosciuto subito perchè era ancora buio, camminava spedito, mi ha oltrepassato, mi sono fermato con la bicicletta, voltandomi l'ho riconosciuto dai pantaloncini corti che indossava; erano i miei pantaloncini che avevo regalato Limby. L'ho chiamato dicendogli, "Ehi!!!" lui si è fermato e mi è venuto incontro, gli ho dato due schiaffoni, e gli ho detto "riporta all'ospizio le cose che hai rubato", lui poi se ne è andato dicendo che le avrebbe riportate. E non l'abbiamo più
visto.

Dede comunque è stato provvidenziale, perchè tramite lui alcuni anziani hanno iniziato a lavorare e ora tutti fanno dei lavori nella casa di riposo. Limby, Joseph e Ravelojaona, stanno sistemando tutto il terreno del cortile, attorno alla costruzione. Con i lavori di ristrutturazione erano rimasti dei detriti e della terra. Abbiamo acquistato: una carriola, un rastrello, una pala e un angady (attrezzo che utilizzano i malgasci per lavorare il terreno delle risaie) e stanno spostando la terra e i detriti fuori dal recinto.

Silven il giovane ammalato psichiatrico, che prende degli psicofarmaci, (di cui ti ho inviato le foto) ha iniziato a pulire le porte della casa di riposo e i muri; da una settimana viene con me sul cantiere ad Ambovomavo e sta riempiendo le fughe delle piasrelle. Si ferma anche a mangiare ad
Ambovomavo, lo ospita nella sua casa l'ostetrica "Misoa", suo il marito "Iler" è un nostro operaio.
Se continua così Silven, lo speriamo tanto, è una "Grazia" che abbiamo ricevuto dal Signore.
Di Silven avevo paura, era pericoloso, era l'unico ospite con il quale non riuscivo a comunicare. Di notte spaccava gli interruttori, il contatore dell'impianto elettrico della casa di riposo. Più volte ha rotto, il contatore dell'acqua. Non si riusciva a parlargli, se gli chiedevi qualcosa non rispondeva, rimaneva tutto il giorno chiuso nella camera al buio, la sua camera non ha finestre, la porta la teneva chiusa, la luce nella camera non c'era, perchè più volte ha rotto l'interruttore e non l'abbiamo più sostituito. Non si lavava, a volte faceva i bisogni nella camera, dormiva sdraiato per terra sul cemento. Quando usciva per le strade di Marovoay, camminava velocemente, in continuazione senza una destinazione.
Ora, la sera, quando vado alla casa di riposo per aiutare Madame Celine a lavare Mahitatsara, l'anziana inferma ricoverata, vedo che si lava. Fa questo, dopo che abbiamo dato a Silven la nuova camera, adiacente al refettorio, con il letto, il materasso e le lenzuola, al termine della
ristrutturazione, dicendogli che doveva tenerla bene e che doveva cominciare a lavorare e a lavarsi, perchè altrimenti l'avremmo fatto uscire dalla casa di riposo.
Dopo che avevamo fatto uscire dalla casa di riposo, Piera, il ragazzo giovane ex alcolista e Retra, l'anziano che ha abusato di Mary, la ragazza menomata mentale, era Silven che cominciava a temermi. Da circa un anno prende degli psicofarmaci, notiamo veramente dei progressi
e dei miglioramenti nel suo comportamento. Ora mangia a tavola, nel nuovo refettorio, con tutti gli altri; É vero che fa queste cose sotto minaccia, ma comincia a comprendere che lo facciamo per il suo bene. Speriamo, continui così.

Piera, invece da circa un mese, non viene più a pregare alla domenica nella casa di riposo; temo che abbia ripreso a bere. Gli avevo chiesto di costruire i rosai, oltre che i braccialetti che gli acquisto, ma non li ha fatti. Vediamo se successivamente verrà ancora a trovarci.

Abbiamo altri due casi di poveri che stiamo curando, questi non sono ospiti della casa di riposo, ma sono poveri che curiamo tramite la Dr. Odile: uno è Julien, un signore di 54 anni ammalato di diabete, il suo lavoro è di pulire il mercato di Marovoay. Era andato al dispensario di Ambovomavo per farsi curare il piede, aveva una ferita infetta, il piede era molto gonfio e
nell'infezione c'erano vermi. L'ostetrica, "Misoa" di Ambovomavo, me ne ha parlato dicendo che doveva essere ricoverato in ospedale perchè loro non potevano curargli la ferita. Julien non aveva soldi per entrare in Ospedale.
Ho telefonato alla Dr. Odile, è stata ricoverato per un certo periodo nell'ospedale statale di Marovoay, gli hanno medicato e pulito la ferita togliendoli tutti i vermi. Ora è stato dimesso e la Dottoressa continua a seguirlo a casa, gli controlla la glicemia per il diabete.

L'altro è Fetisoa, un bambino di tre mesi, gli è morta la mamma e vive con la nonna. Ha causa della malnutrizione, si è ammalato, aveva tutta la pelle piena di macchie e la febbre alta. La nonna lo ha portato nell'ospedale statale di Marovoay, lo hanno ricoverato, poi non aveva più soldi per curare il nipote, ha chiesto di uscire dall'ospedale; i medici hanno parlato del
caso alla Dr. Odile e abbiamo iniziato a curarlo. Sta meglio è stato dimesso dall'ospedale e la Dr. Odile continua a seguirlo a casa; gli compra il latte in polvere. Io, non ho ancora visto Fetisoa, ne ho solo sentito parlare dalla Dottoressa. Appena sarà possibile gli farò una foto e te la invierò..

Come lavori, nella Maternità, abbiamo iniziato a piastrellare i pavimenti nelle camere delle partorienti, un'altra squadra di operai sta sistemando le strade di accesso al centro sanitario; è un lavoro molto duro e faticoso. Smuovono la terra con i picconi, la caricano con delle pale sul rimorchio e la spostano con il trattore. Il lavoro sta venendo bene. Gli operai, stanno sistemando anche tutti i terreni sconnessi attorno alle costruzioni. Due donne stanno piantando l'erba, per impedire l'erosione del terreno durante la stagione delle piogge. Al termine di questo lavoro, cominceremo a costruire i canali per convogliare l'acqua.

Un abbraccio a te a Monica e a Luca.

Nelle vostre preziose preghiere, ricordatevi di noi e dei poveri che assistiamo.

Ciao!

Maurizio

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venerdì 8 febbraio 2008

La pioggia










Cari Amici,
gli operari, come potete vedere dalle immagini, stanno realizzando la recinzione del terreno attorno al dispensario medico, immerso in un folto bosco di mango. Appena terminato questo lavoro inizieranno la costruzione della maternità e della casa plurifamiliare per il personale paramedico, del piccolo centro sanitario di Ambovomavo.

La scorsa settimana sono passati due cicloni nella zona di Mahajanga, è piovuto in continuazione per vari giorni e i lavori sono stati rallentati. L'acqua tanto attesa dai contadini per le coltivazioni delle risaie è finalmente arrivata.

Vi comunichiamo che Padre Bruno è in Italia, per un breve periodo di tempo; rientrerà in Madagascar la fine di febbraio. Per chi volesse contattarlo, vi diamo il suo numero di cellulare: 3400067411.

Tanti saluti a tutti,

Maurizio.

martedì 22 gennaio 2008

Buon anno a tutti!

Cari Amici
vi comunichiamo che il 24 Dicembre, vigilia di Natale è arrivato a Marovoay (Madagascar) il container di piastrelle.

Non avendo a disposizione dei muletti, le piastrelle sono state scaricate a mano e stoccate provvisoriamente in un locale della missione (come petete vedere dalle immagini). Abbiamo iniziato il lavoro il mattino e terminato di scaricare poco prima della veglia di Natale; è stato per tutti una grande fatica, accompagnata dalla soddisfazione del dono ricevuto.


Speriamo che tutti voi abbiate trascorso un Buon Natale e vi auguriamo un Felice Anno nuovo, ricco di ogni bene.


Maurizio e Padre Bruno.

sabato 19 gennaio 2008

Filbert

Marovoay, 13 Gennaio 2008

Cari Amici,
oggi 13 gennaio 2008, è morto Filbert, aveva circa 40 anni, ospite della casa di riposo. Di lui non vi avevo mai parlato, non vi ho mai inviato una sua immagine. Era un ospite particolare della casa di riposo. Faceva il guardiano, un guardiano particolare della casa di riposo. Arrivava la sera tardi nell'ospizio, spesso ubriaco. Madame Celine lo faceva entrare, perché la casa di riposo riceve tutte le persone povere, sole, in difficoltà, disperate; che siano anziani. ammalati psichiatrici, matti, ex-alcolisti (per Filbert si faceva un eccezione), chi vive ai margini, agli estremi della società e quando questa è un paese del terzo mondo, è tutto detto.

Dormiva nella cappella, prima che la sistemassimo, poi la sua abitazione era diventata la legnaia. Non solo dormiva, ma mangiava nella casa di riposo. Quando Madame Celine gli chiedeva di tagliare la legna, faceva questo lavoro.

Il giorno lo passava, per le strade di Marovoay, al mercato, vicino alle bancarelle con la musica; lui ballava, danzava, faceva divertire la gente, tutto vestito di stracci, con una scarpa di un colore e l'altra, un sandalo, di un altro colore.

Lo scorso anno mi era capitato, mentre ero nella casa di riposo, di sentirlo insultare Madame Celine, era ubriaco. Lei non diceva nulla, per me era un problema, ma cosa fare di lui? Dove mandarlo? Chi avrebbe potuto aiutarlo?Cacciarlo? Lasciarlo solo per le strade di Marovoay? La Dr. Odile l'aveva sgridato, minacciato. Ogni tanto andava bene, poi bisognava di nuovo riprenderlo.

Quando sono tonato dall'Italia, l'ho trovato nella legnaia, ammalato. Mangiava poco, diceva con cura a Madame Celine cosa dargli di mangiare, cosa si sentiva di mangiare. Negli ultimi giorni mangiava sempre meno, beveva solo il tè, gli abbiamo comprato dei biscotti, ne ha mangiati pochi.
La Dr. Odile veniva la sera nella legnaia, per fargli l'iniezione, lo lavava con Madame Celine, gli hanno messo l'insetticida sotto lo straccio su cui si sdraiava. vicino alla legna.
Giovedì scorso è stato ricoverato in ospedale, a Marovoay, un amico gli faceva la guardia la notte, gli abbiamo pagato le cure con i soldi della casa di riposo. "Piso", l'ammalata psichiatrica della casa di riposo, andava a fargli visita in ospedale, mi portava sue notizie. Madame Celine gli portava da mangiare, che poi nonmangiava, e questa mattina l'sms della Dr. Odile: "Filbert è morto".

Ora la casa di riposo non ha più il guardiano, chi gli taglia la legna. Oggi, domenica, Battesimo di Gesù, al solito rosario, abbiamo ricordato Filbert, gli altri ospiti, morti della casa di riposo, Morovelo... , anche lui era morto di domenica; è da allora, quasi due anni fa, che tutte le domeniche recitiamo il rosario nella cappella. Abbiamo pregato il Signore per Filbert: "Aiutalo, ricordati di lui nel tuo Regno, che possa continuare ad essere il guardiano della casa di riposo, che continui a tagliare la legna che alimenta il calore del Tuo Amore".

Maurizio